L'obesità è una complessa sindrome metabolica e psicologica che aumenta il rischio di mortalità e l'insorgere di patologie nel corso della vita, dal diabete all’ipertensione. Le caratteristiche fisiche e metaboliche delle persone affetta da tale condizione possono essere differenti le une dalle altre, si elimina il concetto di indice di massa corporea.
L’attività fisica è indispensabile per combattere l’invecchiamento e vivere in buona salute. Essa esercita effetti benefici di tipo emodinamico, metabolico e anti-infiammatorio, mediati dall’effetto vasoprotettivo indotto dallo stesso esercizio fisico.
I radicali liberi sono molecole o atomi particolarmente reattivi che contengono elettroni spaiati nei loro orbitali esterni. I radicali liberi sono instabili e cercano di tornare all’equilibrio rubando all’atomo vicino l’elettrone utile per pareggiare la carica elettromagnetica.
Secondo le ultime statistiche le patologie croniche più frequenti nei soggetti >45 anni che necessitano di almeno un farmaco includono IPERTENSIONE, DISLIPIDEMIA, ARTRITE, DIABETE, DEPRESSIONE, ASMA, CARDIOPATIA ISCHEMICA e BRONCHITE CRONICA OSTRUTTIVA (BPCO).
I dati a disposizione poi non sono così promettenti, visto che, superati i 65 anni, solitamente i pazienti assumono più farmaci per più patologie, trascurando degli aspetti importanti della salute.
Quando si parla di longevità si fa riferimento ad una durata della vita superiore rispetto alla media. Per vivere a lungo, sicuramente la genetica ricopre un ruolo importante, ma è significativo l’impatto esercitato dallo stile di vita che si conduce.
È, dunque, fondamentale assumere fin da giovani i giusti accorgimenti per determinare la prospettiva di vita che si vuole raggiungere.
Con il progresso tecnologico e l'iperspecializzazione medica si sono persi probabilmente due concetti fondamentali riferiti all'omeostasi ed al benessere dell'individuo.
Il primo è senza dubbio la RESILIENZA FISIOLOGICA, vale a dire la capacità di ogni cellula, organo o sistema di contrastare ed adattarsi alle varie sfide fisiologiche di tutti i giorni.
In un periodo di restrizione come questo, la qualità dell'aria all'interno delle nostre abitazioni e sul posto di lavoro rappresenta un importante parametro da tenere in considerazione quando si tratta di salute e di prevenzione.
Diversi studi ormai evidenziano che gli inquinanti ambientali, nella fattispecie il particolato sottile PM 2.5 (particelle di diametro inferiore a 2.5 μm), sono correlati con l'insorgenza di varie patologie acute e croniche che possono mettere a rischio la nostra salute
C'è un concetto importante su cui ho riflettuto a lungo, vale a dire la scelta del professionista a cui affidarsi quando si parla di fitness, salute o performance. Molti miei colleghi ma anche tanti nutrizionisti o preparatori cercano di migliorare le condizioni del paziente migliorando la dieta, lo stile di vita e molto altro.
Ma quando viene meno il concetto di benessere per far spazio all'alta performance o la ricerca di massimizzare il proprio potenziale fisico e genetico ecco che le cose
Rispetto agli altri organi il cuore dal punto di vista metabolico-energetico viene sempre considerato poco nell'approccio terapeutico, nonostante sia una delle strutture più vulnerabili e sensibili in tal senso. Infatti un alterato o inefficiente metabolismo cellulare dei cardiomiociti può dipendere non solo da un ridotto apporto di ossigeno e nutrienti su base vascolare ma anche da una carenza intracellulare di alcuni elementi fondamentali quali: Magnesio, Vitamine del complesso B, CoenzimaQ10
Da sempre una certezza, gli enti e le istituzioni sulla promozione della salute hanno per anni sostenuto che fare circa 10 mila passi al giorno potesse ridurre il rischio di mortalità e malattie cardiovascolari.
In realtà l'origine dei 10000 passi al giorno deriva da una trovata commerciale: una società giapponese chiamata "Yamasa Tokei Keiki" che produceva contapassi ha prodotto il primo prodotto commerciale nel 1965 che era stato chiamato proprio in quel modo.