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Cuore e vulnerabilità miocardica

Rispetto agli altri organi il cuore dal punto di vista metabolico-energetico viene sempre considerato poco nell'approccio terapeutico, nonostante sia una delle strutture più vulnerabili e sensibili in tal senso.

 

Infatti un alterato o inefficiente metabolismo cellulare dei cardiomiociti può dipendere non solo da un ridotto apporto di ossigeno e nutrienti su base vascolare ma anche da una carenza intracellulare di alcuni elementi fondamentali quali: Magnesio, Vitamine del complesso B, CoenzimaQ10 (COQ10) e Carnitina, che svolgono un ruolo cruciale nella sintesi di energia (ATP).

 

Ma non finisce qui, infatti alcune di queste carenze oltre ad aumentare la suscettibilità a diversi tipi di insulti possono portare ad accelerare la progressione di un danno ischemico o di natura aterosclerotica attraverso un accumulo di ADP non convertito in ATP, il quale se in eccesso può promuovere aggregazione piastrinica, vasospasmo, infiammazione a livello vasale e quindi trombosi.

 

Questi elementi sono pertanto cruciali per la #salute cardiovascolare sia in prevenzione primaria che soprattutto in prevenzione secondaria, riferendomi in particolar modo all'infarto del miocardio ed alle capacità delle cellule cardiache di reagire in seguito ad un insulto ischemico.

 

 

Altri microelementi importanti a livello cardiovascolare includono poi la famosa vitaminaC e la meno conosciuta vitaminaK2, quest'ultima molto studiata negli ultimi tempi per i suoi effetti protettivi su cuore, arterie, ossa e muscoli.

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