
Lo stress è una risposta psicofisica a stimoli molto diversi tra loro che la persona percepisce come eccessivi, esprimendo così lo squilibrio tra le sollecitazioni ricevute e le risorse a disposizione. La sindrome generale di adattamento è atta a ristabilire un nuovo equilibrio interno in relazione a fattori (stressors) che mettono a dura prova le capacità reattive, di controllo e di elaborazione dell’unità mente-corpo.
Per comprendere le modifiche che avvengono nell’organismo in condizioni di stress, è utile tener presente che la classica risposta degli animali davanti al pericolo è di “attacco o fuga”. Nella risposta allo stress si distinguono 3 fasi:
Fase di allarme: l’organismo mobilita le sue difese attivando sia la midollare del surrene con produzione di adrenalina e noradrenalina sia la corticale del surrene con produzione di cortisolo. È la fase di fronteggiamento del pericolo con attivazione psicofisica. Se lo stressor viene rimosso l’organismo torna allo stato di equilibrio basale esistente prima della sollecitazione stressante.
Fase di resistenza: se lo stress persiste, si verifica una sovrapproduzione di cortisolo che ha come conseguenza la soppressione delle difese immunitarie e la comparsa di alterazioni funzionali ed organiche in vari distretti. Si ha la variazione di molti parametri fisiologici (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, livelli ormonali, di neurotrasmettitori e citochine) in risposta ad uno stimolo ed aggiustamento su livelli funzionali diversi da quelli di partenza.
Fase di esaurimento: si registra l’esaurimento della ghiandola surrenale e l’organismo non è più in grado di fronteggiare lo stimolo nocivo e si arriva a uno scompenso dei meccanismi di difesa e disfunzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Pertanto, nella risposta di stress, l’aggiustamento risulta inizialmente benefico perché aumenta la nostra performance, ma se protratto nel tempo o se particolarmente impegnativo, porta ad un sovraccarico e un’usura dei sistemi di adattamento.
In caso di stress prolungato, la sovrapproduzione di cortisolo provoca:
Riduzione della massa muscolare, della formazione ossea
Alterazione del metabolismo di zuccheri e grassi, malattie gastro-enteriche
Alterazioni della pressione arteriosa
Effetti psichici e comportamentali
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