Gli utenti social non cambiano idea

E' un'utopia pensare di poter indurre le persone a rivedere le proprie posizioni attraverso la lettura di contenuti basati su dati scientifici verso chi è mosso da forti pregiudizi nei confronti della scienza, soprattutto quando ci si confronta su argomenti con una forte componente emotivo-aggressiva.

 

Esistono 2 metodi per poter smentire o confermare una notizia o articolo:

- Il DEBUNKING: ossia lo smascheramento con una finalità/missione educativa, spesso recepita da coloro a cui è rivolta come una minaccia al proprio sistema di credenze (confutare punto per punto le fakenews circolanti, vedasi il Prof. Burioni etc.)

 

- Il FACT CHECKING: ovvero una semplice verifica dei fatti, senza alcuna missione di verità, di smascheramento o moralità, solitamente compito dei mass-media.

 

Quello che si viene ad innescare però in realtà è un meccanismo opposto: un individuo non cambierà opinione se un esperto etichetta la sua fonte come inattendibile. Di fronte ad informazioni correttive di informazioni false infatti è più facile rafforzare il proprio punto di vista preesistente che modificare le proprie convinzioni.

 

Si viene così a creare un effetto di rinforzo controproducente e radicalizzante delle credenze errate del soggetto coinvolto, il cosiddetto backfire effect.

 

Crolla pertanto uno dei pilastri fondamentali della comunicazione, cioè la predisposizione del ricevente all'ascolto, fino ad arrivare all'effetto opposto.

 

 

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