Può l’esercizio fisico contrastare i sintomi depressivi ed agire come un farmaco?
Una recente revisione sistematica e metanalisi di studi clinici randomizzati controllati (il massimo in termini di affidabilità di una ricerca scientifica) ha messo a confronto l’esercizio fisico, la terapia farmacologica classica ed una combinazione di esse nell’alleviare i sintomi da depressione non severa in persone adulte.
Ad oggi si stima che oltre 300 milioni di persone nel mondo soffrano di depressione, rappresentando pertanto una delle maggiori cause di disabilità, impattando notevolmente la qualità di vita delle persone e non solo.
Sebbene il DSM-5 menzioni l’utilizzo dell’esercizio fisico solamente in caso di inefficacia della terapia farmacologica, diverse linee guida internazionali propongono l’esercizio fisico come una valida alternativa ai farmaci in caso di forme di depressione non severe.
Ma qual è la posologia in questi casi? 30-60 minuti di attività ad intensità moderata (sia aerobica, che anaerobica o un mix di esse) per 2-3 volte alla settimana, un tempo non esageratamente elevato ma che permette di ottenere un grande beneficio.
I ricercatori concludono che per quanto riguarda le forme di depressione non severa gli effetti di una terapia farmacologica paragonati all’esercizio fisico sono sovrapponibili, invitando anche ad utilizzare lo sport in sinergia con i farmaci per poter contrastare eventuali effetti avversi dei farmaci e potenziarne l’efficacia.
“La prima funzione dell’antidepressivo è di mettere a tacere definitivamente il nostro cuore. E questo è il modo più sicuro per non entrare in dialogo, prima che con gli altri, con il profondo di noi stessi.” (Umberto Galimberti)
Per approfondimenti:
- https://bjsm.bmj.com/content/early/2022/09/23/bjsports-2022-105964
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26448838/
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